ANTONIO SALIERI
(Legnago, 1750 - Vienna, 1825)
LES DANAÏDES
Tragédie lyrique in cinque atti di Marie-François-Louis Gand-Leblanc du Rollet e Jean-Baptiste de Tschudi, da Calzabigi
CDS 489/1-2
LIVE RECORDING
Hypermnestre (soprano) Montserrat Caballé
Danaüs (baritono) Jean-Philippe Lafont
Pélagus / I ufficiale della guardia (tenore) Andrea Martin
II e III ufficiale della guardia (tenore) Carlo Tuand
Lyncée (tenore) Christer Bladin
Plancippe (mezzosoprano) Maria Trabucco
ORCHESTRA SINFONICA E CORO DI ROMA DELLA RAI
Ine Meisters, maestro del coro
Gianluigi Gelmetti, direttore
A D D
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CD 1 51’44”
OUVERTURE 07’35”
ATTO PRIMO
Toi par qui, sans terreur (Danaüs) 03’45”
Approchez-vous, mes chers neveux (Danaüs) 00’29”
Descend du ciel (Coro) 03’22”
Strumentale 02’05”
Loin de nous, jalousie affreuse (Plancippe) 02’08”
Danza 01’11”
Je vois, jeunes époux (Danaüs) 00’41”
Jouissez du destin propice (Danaüs) 02’03”
Hypermnestre! (Lyncée, Hypermnestre) 01’29”
Oublions tous ces jours de peine (Lyncée, Hypermnestre) 02’53”
Descend du ciel (Coro) 03’13”
ATTO SECONDO
Où sommes-nous ? ô ciel ! (Les Danaïdes, Danaüs) 04’59”
Divinité, de sang avide (Les Danaïdes) 02’18”
Je vous vois frémir de colère (Danaüs) 02’04”
Quand tes sœurs ont juré (Danaüs, Hypermnestre) 01’54”
Par les larmes dont votre fille (Hypermnestre) 02’33”
Fille indigne de la lumière (Danaüs) 03’10”
Foudre céleste ! je t’appelle ! (Hypermnestre) 03’38”
CD 2 60’30”
ATTO TERZO
Célébrons à l’envi (Coro) 02’24”
Strumentale 01’37”2
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Descends dans le sein d’Amphitrite (Coro) 02’12”
Strumentale 01’05”
Aux dieux qui suivent l’hyménée (Danaüs) 00’51”
L’Amour sourit (Coro) 01’37”
Prends ce gage sacré (Lyncée) 01’50”
Rends-moi ton cœur, ta confiance (Lyncée) 02’09”
Mon courage est au bout (Hypermnestre) 00’29”
Mon père... mon époux.... (Hypermnestre) 02’03”
Reprends tes esprits et tes sens (Danaüs) 01’30”
Strumentale 00’55”
Pour nos devoirs (Les Danïdes) 00’50”
L’Amour sourit (Chœur) 02’01”
ATTO QUARTO
Introduzione 02’47”
Ecoutez-moi, mon père (Hypermnestre) 01’20”
Ses gardes, moins cruels (Hypermnestre) 02’01”
Vous qui voyez l’excès de ma faiblesse (Hypermnestre) 02’11”
Lyncée, à tes genoux (Lyncée) 01’51”
Le tourment de la jalousie (Lyncée) 01’41”
Ma force m’abandonne (Hypermnestre) 01’29”
Hélas ! que ne puis-je te suivre (Hypermnestre) 05’44”
ATTO QUINTO
Où suis-je ! (Hypermnestre) 02’47”
Père barbare (Hypermnestre) 01’18”
Ma vengeance est-elle remplie ? (Danaüs) 01’49”
Gloire ! Gloire Evan ! (Coro) 03’46”
Sous nos coups pressés (Coro) 05’54”
Rendons grâces (Lyncée/ Coro) 04’04”28
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N ato a Legnago, in provincia di Verona, il 18agosto del 1750, da una famiglia di modestecondizioni, Antonio Salieri rimase orfano a
soli quindici anni. Fu aiutato nei suoi studi musicali
dalla famiglia veneziana dei Mocenigo, che gli permi-
se di compiere gli studi musicali alla Scuola di san
Marco sotto la guida di Pescetti. A Venezia il giovane
Salieri fu notato dal maestro della Cappella Imperiale,
Florian Leopold Gassmann, che lo portò con sé a
Vienna e gli fornì una completa educazione musicale
e letteraria, trattandolo per tutta la vita come un figlio.
A Vienna, Salieri poté anche fare la conoscenza del
futuro Imperatore Giuseppe II, che lo ebbe subito in
simpatia, e di Christoph Willibald Gluck, che ne
apprezzò il talento e ne favorì in ogni modo la carrie-
ra. A queste due importanti conoscenze si deve poi
aggiungere quella di Pietro Metastasio, il prestigioso
ed influente Poeta Cesareo.
Nel 1770 Salieri esordì come operista con Le donne
letterate, su libretto di Giovanni Gastone Boccherini
(fratello del più celebre Luigi) e Ranieri de’ Calzabigi.
Nel 1774, morto Gassmann, gli succedette come
compositore di corte e direttore d’orchestra del teatro
imperiale. Intanto il successo delle sue opere vienne-
si gli aveva procurato commissioni per nuovi lavori dai
principali teatri italiani, tra cui quelli di Venezia, Milano,
Roma e Napoli.
Nel 1778, per l’inaugurazione del nuovo Teatro alla
Scala di Milano, costruito al posto del Regio Ducal
Teatro, bruciato due anni prima, fu inizialmente con-
tattato Christoph Willibald Gluck. Il compositore tede-
sco, che in gioventù aveva studiato a Milano sotto la
guida di Sammartini, preferì passare la commissione a
Salieri, che a soli ventotto anni ebbe dunque l’incarico
di scrivere l’opera d’apertura del nuovo teatro,
L’Europa riconosciuta. Pochi mesi dopo La scuola de’
gelosi, scritta per Venezia, fu un’ulteriore conferma
della fama europea ormai raggiunta da Salieri come
operista.
Ancora grazie a Gluck, nel 1783 Salieri poté scrivere la
sua prima opera per l’Opéra di Parigi, Les Danaïdes,
tragédie-lyrique in cinque atti su libretto di François
Bailly du Roullet e Louis Théodore Baron de Tschudy,
tratta dal libretto italiano dell’Ipermestra che Ranieri
de’ Calzabigi aveva scritto per Gluck nel 1778. Anche
in questo caso il libretto avrebbe dovuto essere
messo in musica da Gluck, ma questi, ritenendo di
non avere il tempo materiale per soddisfare in modo
adeguato la commissione, invitò Salieri a scrivere l’o-
pera al posto suo. Come si può vedere nel libretto ori-
ginale, i due compositori sono citati insieme come
autori della musica. Il giorno successivo alla prima
rappresentazione, Gluck scrisse a François Bailly du
Roullet, suggerendogli di aggiungere al libretto un
foglietto in cui fosse messo bene in chiaro che l’auto-
re della musica era soltanto Salieri. Il compositore ita-
liano, dal canto suo, dichiarò di aver composto Les
Danaïdes completamente sotto la supervisione di
Gluck, guidato “dalla sua luce e dal suo genio”. Si trat-
tava, con ogni evidenza, di un equivoco voluto e stu-
diato a tavolino, che aveva il solo scopo di “lanciare”
Salieri davanti al pubblico parigino.
Les Danaïdes andò in scena all’Opéra di Parigi il 26
aprile 1784 e fu accolta da un successo straordinario.
Dal 1784 al 1828, l’opera ebbe 127 rappresentazioni
sulle scene dell’Opéra. Derivata direttamente dai
modelli gluckiani tanto apprezzati in Francia, Les
Danaïdes conteneva in effetti tutti gli ingredienti per
piacere al pubblico transalpino: grandi pagine corali
riccamente sviluppate, una scrittura orchestrale densa
e originalissima, con una bella Ouverture in Re mino-
re altamente drammatica, eleganti ed efficaci balletti
ricchi di contrasti, sontuose scene di nozze contrap-
poste a discese agli Inferi. Assai celebri divennero poi
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alcune arie, tra cui quella di Ipermestre, Foudre céle-
ste, e quella di Lincée, Rends-moi ton coeur. L’unico a
restare insoddisfatto del successo de Les Danaïdes fu
Ranieri de’ Calzabigi, che in una lettera pubblicata sul
Mercure de France del 21 agosto 1784 sostenne con
forza che i suoi diritti d’autore erano stati violati, dando
via ad una querelle – certo in anticipo sui tempi –
destinata a protrarsi per diverso tempo.
Danilo Prefumo
B orn in Legnago, near Verona, on August 18th,1750 to a humble family, Antonio Salieri wasorphaned at the age of fifteen. He then received
the help of Venice’s Mocenigo family, who paid for his
music training at the San Marco School, where he stud-
ied under the guidance of Pescetti. In Venice the young
Salieri was noticed by the Royal Chapel Master Florian
Leopold Gassmann, who took him to Vienna and gave
him a well-rounded education in music and literature,
treating him like a son. In Vienna Salieri was also intro-
duced to the future emperor Joseph II, who took an
immediate liking to him, and to Christoph Willibald
Gluck, who was impressed with his talent and favoured
his career in any way he could. To these two important
acquaintances we must add that of Pietro Metastasio,
the famous and influential Court Poet.
In 1770 Salieri made his debut as an operatic com-
poser with Le donne letterate, on a libretto by Giovanni
Gastone Boccherini (Luigi’s brother) and Ranieri de’
Calzabigi. In 1774, at the death of Gassmann, Salieri
succeeded him as court composer and conductor of
the imperial theatre’s orchestra. In the meantime, the
success of his Viennese operas had obtained him new
commissions from the most important Italian theatres,
such as those of Venice, Milan, Rome and Naples.
In 1778, for the inauguration of Milan’s new La Scala the-
atre, built in place of the Regio Ducal Teatro, which had
burnt down two years before, an opera was commis-
sioned to Christoph Willibald Gluck. But the German
composer, who in his youth had studied in Milan with
Sammartini, chose to pass the commission to Salieri,
who, thus, at the age of twenty-eight, was entrusted with
writing the opening work for the new theatre, Europa
riconosciuta. A few months later La scuola de’ gelosi con-
firmed Salieri’s European success as an opera composer.
It was once again thanks to Gluck that in 1783 Salieri
wrote his first opera for Paris’s Opéra, Les Danaïdes, a
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tragédie-lyrique in five acts on a libretto by Franois
Bailly du Roullet and Louis Théodore Baron de
Tschudy, taken from the Italian Ipermestra, written by
Ranieri de’ Calzabigi for Gluck in 1778. Also this libret-
to was to have been set to music by Gluck, who gave
the work to Salieri because he deemed not to have
enough time to do a proper job himself. In the original
libretto, both composers are mentioned as authors of
the music; but the day after the première Gluck sent a
letter to François Bailly de Roullet, suggesting that he
should insert a note in the libretto clarifying that the
opera was only the work of Salieri. The latter, on his
part, declared to have composed Les Danaïdes under
Gluck’s complete supervision, “guided by his enlight-
enment and his talent”. It was quite clearly a ploy
meant to promote Salieri with Parisian audiences.
Les Danaïdes was premièred at Paris’s Opéra on 26th
April 1784 and met with triumphant success. Between
1784 and 1828 the theatre ran 127 performances of the
opera. Moulded on Gluck’s models, which in France
had met with great favour, Les Danaïdes had indeed all
the ingredients to please French audiences: ample
and well-developed choral passages, dense and very
original orchestral writing with a fine and highly dra-
matic overture in D minor, elegant and effective ballets,
a sumptuous marriage scene countered by a dramatic
descent to Hades. Some arias became quite famous,
such as Hypermnestra’s Foudre céleste and Lynceus’s
Rends-moi ton cœur. The only person who was not
happy with Les Danaïdes’s success was Ranieri de’
Calzabigi, who, in a letter published in the Mercure de
France on 21st August 1784, openly declared that his
copyrights had been violated, beginning a querelle –
rather ahead of times – which was to last a long time.
Danilo Prefumo
(Translated by Daniela Pilarz)
A ntonio Salieri wurde in Legnago (ProvinzVerona) am 18. August 1750 in einfachenVerhältnissen geboren und war als Fünfzeh-
njähriger bereits Vollwaise. Er wurde von der venezia-
nischen Familie Mocenigo unterstützt, was ihm
erlaubte, sein Musikstudium unter der Leitung
Pescettis an der Scuola di San Marco zu absolvieren.
Der junge Salieri fiel in Venedig dem kaiserlichen
Kapellmeister Florian Leopold Gassmann auf, der ihn
nach Wien mitnahm und eine vollständige musikali-
sche und literarische Erziehung angedeihen ließ,
wobei er ihn sein ganzes Leben lang wie einen Sohn
behandelte. In Wien wurde Salieri auch dem künftigen
Kaiser Joseph II. vorgestellt, der ihn sofort gut leiden
konnte, und lernte Christoph Willibald Gluck kennen,
der das Talent des Komponisten zu würdigen wußte
und dessen Karriere in jeder Weise unterstützte. Zu
diesen beiden wichtigen Persönlichkeiten kam dann
noch Pietro Metastasio, der angesehene, einflußrei-
che Hofdichter.
Als Opernkomponist debütierte Salieri 1770 mit Le
donne letterate auf ein Libretto von Giovanni Gastone
Boccherini (dem Bruder des berühmteren Luigi) und
Ranieri de’ Calzabigi. Nach Gassmanns Tod 1774
wurde Salieri als Hofkomponist und Dirigent des kai-
serlichen Theaters sein Nachfolger. Inzwischen hatte
ihm der Erfolg seiner Wiener Opern Aufträge für neue
Kompositionen von den bedeutendsten italienischen
Häusern eingebracht, darunter Venedig, Mailand,
Rom und Neapel.
Für die Eröffnung 1778 des neuen Teatro alla Scala in
Mailand, das anstelle des zwei Jahre zuvor abge-
brannten Regio Ducal Teatro errichtet worden war,
wurde zunächst mit Christoph Willibald Gluck Kontakt
aufgenommen. Der deutsche Komponist, der in seiner
Jugend in Mailand bei Sammartini studiert hatte, zog
es vor, den Auftrag an Salieri weiterzugeben, der also
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mit bloß achtundzwanzig Jahren die Eröffnungsoper
für das neue Haus zu schreiben hatte: Europa rico-
nosciuta. Wenige Monate später war das für Venedig
geschriebene Werk La scuola de’ gelosi eine weitere
Bestätigung der von Salieri als Opernkomponist nun-
mehr in Europa erreichten Berühmtheit.
1783 konnte Salieri, wieder mit Hilfe Glucks, seine
erste Oper für die Pariser Opéra schreiben. Es han-
delte sich um Les Danaïdes, tragédie-lyrique in fünf
Akten auf ein Libretto von François Bailly du Roullet
und Louis Théodore Baron de Tschudy nach dem ita-
lienischen Libretto von Ipermestra, das Ranieri de’
Calzabigi 1778 für Gluck geschrieben hatte. Auch in
diesem Fall hätte das Libretto von Gluck vertont wer-
den sollen, doch forderte dieser Salieri auf, die Oper
an seiner Stelle zu schreiben, weil er der Ansicht war,
er habe nicht ausreichend Zeit, um den Auftrag zufrie-
denstellend durchzuführen. Aus dem Originallibretto
geht hervor, daß die beiden Komponisten gemeinsam
als Urheber der Musik genannt sind. Am Tag nach der
Uraufführung schrieb Gluck an Bailly du Roullet und
legte ihm nahe, dem Libretto ein Blatt beizugeben, aus
dem deutlich ersichtlich würde, daß allein Salieri der
Urheber der Musik war. Seinerseits erklärte der italieni-
sche Komponist, er hätte Les Danaïdes völlig unter
Glucks Oberaufsicht geschrieben, geleitet „von sei-
nem Glanz und seinem Genie“. Es handelte sich ganz
offensichtlich um ein gewünschtes, vom grünen Tisch
aus gelenktes Mißverständnis, das nur den Zweck
hatte, Salieri beim Pariser Publikum zu lancieren.
Les Danaïdes ging am 26. April 1784 über die Bühne
der Pariser Opéra und wurde mit außerordentlichem
Erfolg aufgenommen. Zwischen 1784 und 1828 erfuhr
die Oper dort 127 Aufführungen. Direkt vom in
Frankreich so geschätzten Gluck’schen Vorbild herge-
leitet, enthielt das Werk denn auch alle Zutaten, um
dem transalpinen Publikum zu gefallen: große, reich
entwickelte Chorstellen, eine dichte und sehr originel-
le Orchesterbehandlung mit einer schönen, hochdra-
matischen Ouverture in d-Moll, elegante, wirksame
und kontrastreiche Ballette, prunkvolle Hochzeitssze-
nen im Gegensatz zu Abstiegen in die Unterwelt.
Außerdem wurden einige Arien sehr berühmt, darunter
jene der Ipemestre, Foudre céleste, und die des Lincée,
Rends-moi ton coeur. Als einziger war Ranieri de’
Calzabigi mit dem Erfolg von Les Danaïdes unzufrieden,
der in einem im Mercure de France vom 21. August
1784 veröffentlichten Brief nachdrücklich behauptete,
daß seine Urheberrechte verletzt worden seien. Damit
begann ein Streit, der - sicherlich seiner Zeit voraus -
dazu bestimmt war, sich länger hinzuziehen.
Danilo Prefumo
(Übersetzung: Eva Pleus)
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N é le 18 août 1750 à Legnago, près de Vérone,dans une famille modeste, Antonio Salierin’avait que quinze ans quand il devint orphe-
lin. Il fut alors aidé par les Mocenigo, une famille de
Venise, qui lui permirent de suivre des études de
musique à l’école de San Marco, sous la direction de
Pescetti. C’est à Venise que le jeune Salieri fut remar-
qué par le maître de la Chapelle Impériale, Florian
Leopold Gassmann, qui l’emmena à Vienne et lui
donna une éducation musicale et littéraire complète,
le traitant comme un fils jusqu’à sa mort. A Vienne,
Salieri fut présenté au futur empereur Joseph II, qui lui
témoigna immédiatement de la sympathie, et à
Christoph Willibald Gluck, qui apprécia son talent et
l’encouragea autant qu’il put dans sa carrière. A ces
deux rencontres importantes, il faut ajouter celle de
Métastase, poète prestigieux et très influent.
En 1770, Salieri débuta comme compositeur d’opéra
avec Le donne letterate, sur un livret de Giovanni
Gastone Boccherini (frère du plus célèbre Luigi) et
Ranieri de’ Calzabigi. A la mort de Gassmann en 1774,
il lui succéda comme compositeur de cour et directeur
d’orchestre du théâtre impérial. Le succès de ses opé-
ras viennois lui avaient également procuré des com-
mandes pour les principaux théâtres italiens, parmi
lesquels ceux de Venise, Milan, Rome et Naples.
En 1778, Gluck avait été contacté pour l’inauguration
du nouveau Teatro alla Scala de Milan, qui remplaçait
le Regio Ducal Teatro, détruit par un incendie deux
ans plus tôt. Cependant, le compositeur allemand, qui
avait étudié dans sa jeunesse à Milan sous la direction
de Sammartini, préféra passer la commande à Salieri,
alors âgé de vingt-huit ans à peine, qui fut donc char-
gé d’écrire l’opéra d’ouverture du nouveau théâtre,
L’Europa riconosciuta. Quelques mois seulement
après La scuola de’ gelosi, opéra écrit pour Venise,
Salieri confirmait ainsi sa renommée désormais euro-
péenne comme compositeur d’opéras.
C’est encore grâce à Gluck que Salieri put, en 1783,
écrire son premier opéra pour l’Opéra de Paris, Les
Danaïdes, tragédie-lyrique en cinq actes sur un livret
de François Bailly du Roullet et Louis Théodore Baron
de Tschudy, d’après le livret italien de l’Ipermestra
que Ranieri de’ Calzabigi avait écrit pour Gluck en
1778. Là encore, le livret aurait dû être mis en
musique par Gluck, mais ce dernier jugea qu’il n’avait
pas suffisamment de temps pour satisfaire convena-
blement à cette commande et demanda à Salieri d’é-
crire l’opéra à sa place. De fait, le livret original souli-
gne que les deux auteurs de la musique sont Gluck
et Salieri. Le lendemain de la première représenta-
tion, Gluck écrivit à François Bailly du Roullet pour lui
conseiller d’ajouter au livret un feuillet précisant que
le seul auteur de la musique était bien Salieri. De son
côté, le compositeur italien déclara que la composi-
tion de Les Danaïdes avait été entièrement supervi-
sée par Gluck et qu’il avait été guidé «par sa lumière
et son génie ». De toute évidence, il s’agissait là d’un
équivoque voulu et étudié pour «lancer » Salieri sur la
scène parisienne.
Les Danaïdes fut mis en scène à l’Opéra de Paris le 26
avril 1784 et remporta un succès extraordinaire. De
1784 à 1828, l’opéra fut donné 127 fois dans le même
théâtre. Bâti sur les modèles de Gluck tant appréciés
en France, Les Danaïdes contenait en effet tous les
ingrédients nécessaires pour enthousiasmer le public
parisien : de grandes pages chorales richement déve-
loppées, une écriture orchestrale dense et d’une gran-
de originalité, avec une belle Ouverture en Ré mineur
profondément dramatique, des ballets élégants et effi-
caces riches de contrastes, de somptueuses scènes
nuptiales opposées à d’horribles descentes aux
Enfers. Certaines arias, comme celle d’Hypermnestre,
Foudre céleste, et celle de Lyncée, Rends-moi ton
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cœur devinrent très célèbres. Seul Ranieri de’
Calzabigi fut mécontent de Les Danaïdes : dans une
lettre publiée dans le Mercure de France du 21 août
1784, il affirmait que ses droits d’auteur avaient été
violés et ouvrait ainsi un contentieux destiné à durer
longtemps.
Danilo Prefumo
(Traduit par Cécile Viars)
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